La sicurezza informatica aziendale è un tema molto delicato e che molte aziende ancora sottovalutano. Tuttavia i dati emersi dal Rapporto Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica), riguardo il primo semestre del 2019, mettono in luce una situazione per niente rosea, che dovrebbe mettere in allerta ogni tipo di impresa.
Sono stati 757 gli attacchi gravi registrati, per una media mensile pari a 126, in lieve crescita rispetto al primo semestre del 2018 (+1,3%). Oltre a ciò è stato evidenziato come il settore della Sanità abbia subito un aumento del 31% degli attacchi cyber rispetto all’anno precedente: mai, dal 2011, questo settore è stato così bersagliato. Il primato lo detiene però il settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e retail, con un incremento del 40%. Dati positivi invece per le categorie “Government” e “Banking/Finance” che registrano un decremento rispettivamente del -17,5% e del -35,4%.
Proprio in seguito a questi dati, le aziende stanno cercando degli strumenti per migliorare la propria sicurezza informatica aziendale, come SALF.
SALF è un’azienda con sede a Cenate di Sotto, in provincia di Bergamo, che dal 1921 produce soluzioni sterili iniettabili per ipodermo fleboclisi, nutrizione parenterale, irrigazione, dialisi, soluzioni anticoagulanti, soluzioni per la conservazioni degli organi, anestetici, analgesici, marcatori e molti altri farmaci atti a coprire un ampio raggio di categorie terapeutiche.
Tutti prodotti che devono essere conformi agli standard assegnati dal Ministero della Salute per la produzione di farmaci, affidabili e sicuri: per questo non solo vengono controllate le materie prime con cui sono realizzati, ma anche i prodotti finiti stessi, sottoposti a severe analisi prima di essere immessi nella rete distributiva. Per mantenere questi alti standard SALF si avvale di un’officina di produzione innovativa, con attrezzature di produzione e controllo moderne e all’avanguardia.
La tecnologia ha potuto migliorare molto la produzione in questi anni, ma se succedesse anche un solo fermo, a causa di una falla nella sicurezza informatica, SALF perderebbe dei grossi introiti.
Per la sua natura, l’azienda aveva la necessità di muoversi su due criticità in specifico: la prima a livello qualitativo, che riguarda il rispetto degli standard fissati dalle direttive europee, la seconda, che riguarda la business continuity, per ridurre al minimo eventuali interruzioni dei processi produttivi in caso di eventi negativi lato IT.
Per questo motivo abbiamo proposto a SALF Syneto, il sistema iperconvergente che effettua backup automatici ogni 10 minuti, offre spazio illimitato di archiviazione e procedure di recovery in tempi brevissimi (massimo 15 minuti). Una soluzione che ha permesso di ridurre i costi complessivi IT e di evitare ingenti perdite di fatturato in caso di disastro informatico.
Questo è solo uno dei tanti casi in cui siamo stati chiamati per migliorare il livello di sicurezza informatica aziendale.